Dolci le mie parole ne la sera
ti sien come la pioggia che bruiva
tepida e fuggitiva,
commiato lacrimoso de la primavera,
su i gelsi e su gli olmi e su le viti
e su i pini dai novelli rosei diti
che giocano con l’aura che si perde,
e su ’l grano che non è biondo ancóra
e non è verde,
e su ’l fieno che già patì la falce
e trascolora,
e su gli olivi, su i fratelli olivi
che fan di santità pallidi i clivi
e sorridenti.
ti sien come la pioggia che bruiva
tepida e fuggitiva,
commiato lacrimoso de la primavera,
su i gelsi e su gli olmi e su le viti
e su i pini dai novelli rosei diti
che giocano con l’aura che si perde,
e su ’l grano che non è biondo ancóra
e non è verde,
e su ’l fieno che già patì la falce
e trascolora,
e su gli olivi, su i fratelli olivi
che fan di santità pallidi i clivi
e sorridenti.
(La sera fiesolana, G.D'Annunzio)
Très coloré, très tortueux, ton vieil olivier est génial.
RispondiEliminaMerci Lydie!!!
EliminaIncantevole!!!
RispondiEliminaSaluti
Grazie Daniele!!
EliminaSo beautiful!!!
RispondiEliminaThank you so much Judy
EliminaLove this! Strong and loose at the same time! Wonderful work!
RispondiEliminaThank you Violet!!
EliminaCiao Miriam, quasi non riesco a vederli separati, talmente segni e colori costruiscono un tutt'uno sorprendente. Belli! Un caro saluto e buon fine settimana.
RispondiEliminaGrazie mille Luigi. Adoro gli ulivi. Sono degli alberi bellissimi ricchi di fascino e di "personalità". Un carissimo saluto :)))
EliminaChe belli che sono i tuoi acquerelli, sempre, Miriam! Adoro i tuoi colori e il tuo tratto!
RispondiEliminaMolto belli, Miriam!
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