giovedì 19 febbraio 2009

Terra leggiadra

È la Liguria terra leggiadra.
Il sasso ardente, l’argilla pulita,
s’avvivano di pampini al sole.
È gigante l’ulivo. A primavera
appar dovunque la mimosa effimera.
Ombra e sole s’alternano
per quelle fondi valli che si celano al mare,
per le vie lastricate
che vanno in su, fra campi di rose,
pozzi e terre spaccate,
costeggiando poderi e vigne chiuse.
In quell’arida terra il sole striscia
sulle pietre come un serpe.
Il mare in certi giorni è un giardino fiorito.
Reca messaggi il vento.
Venere torna a nascere
ai soffi del maestrale.
O chiese di Liguria,
come navi disposte a esser varate!
O aperti ai venti e all’onde
liguri cimiteri!
Una rosea tristezza vi colora
quando di sera, simile ad un fiore
che marcisce, la grande luce
si va sfacendo e muore.
(V. Cardarelli)

2 commenti:

  1. Un'acquarellino delizioso, fa venire voglia di salire in macchina e partire subito per la Liguria alla ricerca di questa meraviglia!

    RispondiElimina
  2. Grazie Miriam, per ogni acquarello una poesia!! è un'associazione deliziosa. Ed è nella grande tradizione acquerellistica europea. Già Turner ne era maestro...

    RispondiElimina