domenica 25 gennaio 2009

Città vecchia

Spesso per ritornare alla mia casa
prendo un'oscura via di città vecchia.
Giallo in qualche pozzanghera si specchia
qualche fanale, e affollata è la strada.

Qui tra la gente che viene che va
dall'osteria alla casa al lupanare,
dove son merci ed uomini il detrito
di un gran porto di mare,
io ritrovo, passando l'infinito
nell'umiltà.

Qui prostituta e marinaio, il vecchio
che bestemmia, la femmina che bega
il dragone che siede alla bottega
del friggitore,
la tumultuante giovane immpazzita
d'amore,
sono tutte creature della vita
e del dolore;
s'agita in esse, come in me, il Signore.

Qui degli umili sento in compagnia
il mio pensiero farsi
più puro dove più turpe è la vita.
(U. Saba)

1 commento:

  1. Veramente bello questo acquerello per la sua freschezza, per i colori e la luce.....bellissima anche la poesia di Saba che lo accompagna!

    RispondiElimina